Intenta ognor più a consultare dotte pagine, su cui
vedeva sorgere il sole , e spesse volte risorgere il di ap
presso senza essersene discostata che ben pochi momenti
ella stavasene tanto poco nota all'Italia e a Bologna, quanto
onorata ed ammirata dal ristretto numero dei valenti uomini
che l'appressavano. Ma ecco nel 1790, leggersi tersissimi
versi di Clotilde dal Marchese Nicolò Fava Ghisilieri all' Accademia degl' Inestricati , ov'egli siedeva Principe , ed
ecco tutta l'adunanza tributare lodi alla Tambroni ed ac
clamarla loro Accademica . Ella ne rese testimonianza di
gratitudine al Ghisilieri con greco Epitalamio , e parafrasi
italiana , la quale valse a viemmaggiormente comprovare il
valore della dotta ellenista , della elegante poetessa : ne
tardarono i vari parti del suo ingegno che si successero
a procurarle non solo fama italiana , ma europea. E men
tre il 10 Gennajo 1792 era ammessa fra gli Accademici
Fervidi-Filodrammaturgi di Bologna , ai 29 Luglio dello
stesso anno , l'accoglieva l' Accademia Clementina della
medesima città , come versatissima nelle lettere Greche e
Latine, e sopraggiungevale poco dopo il diploma che
l'Etrusca Accademia di Cortona a Lei inviava il 9 No
vembre 1793; si unirono a decantare i pregi della Illustre, quegli uomini , il cui solo nome forma elogio , ad ogni
altro elogio maggiore. Ella, destò l'ammirazione di Rai
mondo Cunich ,,. Il tedesco Wolfio, l'inglese Parson, il Pa
dre Giuseppe Maria Pagnini si tennero beati , o del cono
scerla, o del corrispondere per lettera con Lei.„ Il celebre ellenista D'Ansge de Villoison solea dire non esservi in Euro
pa che tre soli uomini capaci di scrivere comessa in Greco,
e quindici in grado d’intenderla ,, . Ebbesi versi pieni di
affetto e di stima dalla Contessa Deodata Roero di Saluzzo; il Padre Ireneo Affò dedicolle più di un suo letterario