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ELISABETTA SIRANI
... de’ vanti suoi l’antico Apelle Freni gli orgogli, ed arrestando il volo |
Eccoci tener parola di quella illustre Giovinetta che nella nobile arte del dipingere sovra ogni altra del suo sesso come aquila vola, per sedersi accanto a que’ lumi nari che resero si celebre la bolognese scuola della Pittura. Quella scuola che mai collettizia, ma tutta propria, originale risorse, ed in ognuna delle sue tre epoche dei propri cittadini si aggrandi: quella scuola, che, nella patria stessa, inspirandosi ne’ rarissimi monumenti dei più antichi che vanti l’Italia ( 1 ) meravigliosi rispetto ai tempi, dava dei dipinti pieni di moto, assai prima del 1000 (2); fino a che e l’antichissimo Guido, e Ursone, e Ventura, con metodo tutto proprio di devote, aggraziate, e adorne imagini, prevenendo Cimabue, facevano invito da Bologna loro pa tria, a tutta la classica terra di prendere il posto predesti natole dal cielo. Quella scuola che non le mancando un solo anello alla serie progressiva de’ suoi pittori (3), è rigenerata nel decimoquinto secolo dal Francia, lasciando