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144 LUCIA


NOTE


(1) Vittoria Colonna, la più distinta rimatrice petrarchesca, nacque a Marino nel 1490 da Fabbrizio gran Contestabile del Regno di Napoli, e da Anna Montefeltro. Nel 1507 fu mari tata al Marchese di Pescara, ch ’ ella amò svisceratamente, e rimastane vedova, lo pian se, e allamente, prima in Napoli poi in allre città, lo celebrò co’ suoi versi; invitando in oltre a cantare di lui molti famosi ingegni di quel secolo. Mori in Roma nel 1547.

(2) Veronica Gambara, nacque in Brescia li 30 Novembre 1485. La sua educazione fu di retta dal Bembo. Ebbe a marito Giberto VIII Signore di Correggio che presto ella per dette. De ’ suoi lavori poetici vuolsi particolarmente ricordare il Sonetto che diresse a Carlo V e a Francesco I, perchè lasciassero in pace l’Italia ( V. Storia del Sonetto ita liano p. 107). Veronica seguì suo fratello Uberto destinato al Governo di Bologna; e quando Carlo V si ſu incoronato da Clemente VII nel 1530 la sua casa era nella dotta città, a guisa di accademia, la riunione de ’ più valen ti uomini di Europa al grand’atto. intervenuti.

(3) Gaspara Stampa nacque a Padova nel 1523: abbondonata dall’amante, ne sentì tanto dolore che ne morì l’anno 1554. Le sue rime bellissime e soavi spirano il più sentito affetto. ( 4) Laura Terracini nacque in Napoli e vi morì nel 1595. Lascid molte poesie; a dare un saggio delle quali non possiamo astenerci di ripetere questo Sonetto, da lei intitolato

PREGHIERA PER LA LIBERAZIONE d ’ ITALIA

Padre del Ciel, se mai ti mosse a sdegno
L’altrui superbia, o la tua propria offesa;
E s’Italia veder serva ti pesa
Di gente fiera, e sotto giogo indegno;
Mostrane d’ira e di giustizia segno
Ch ’ esser deve pur nostra querela intesa.
E pietoso di noi prendi difesa
Contro i nostri nemici e del tuo regno.
Vedi i figli del Reno e dell ’ Ibero
Preda portar dei nostri ameni campi,
Che già servi, or di noi s’han preso impero.
Dunque l’usato tuo furore avvampi
E muovi in pro di noi giusto e severo
Che solo in te speriam che tu ne scampi.

(5) Il Tiraboschi asserisce che la famiglia Dall’Oro sia Bolognese; e il trovarsi in questa città tuttora così denominato un viottolo confinante con varie case volgarmente pur dette Dall ’ Oro, induce a certezza che si l’uno che le altre avessero nome dai loro pro prietari; e fossero questi gli antenati di Lucia Bertana.

(6) V. Maffei. Storia della Lelleratura Italiana. T. 2. p. 173.

(7) Fantuzzi T. 2. pag. 151.

(8 ( Ecco un saggio del poetare di Lucia Bertana: