Pagina:Bonarelli, Guidubaldo – Filli di Sciro, 1941 – BEIC 1774985.djvu/111

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          ATTO QUARTO IO7
          le vo’ morir a’ piedi,
          che se non altro, almen le fia pur caro
          di veder la mia morte. O Celia, o Celia,
          ama tu pur il tuo fedele Aminta:
          tu vivi seco, e lascia
          ch’omai per la mia Filli,
          s’altro non posso, almeno
          per la mia Filli i’ mora. — Or tu mi guida.
          Ove se’tu, Fillino? — Ei se n’è gito.
          Deh chi fia che mi scorga? Andronne a caso.
          A disperato core
          fida scorta è ? furore.