Pagina:Bonvesin de la Riva - Meraviglie di Milano.djvu/74

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ga lo sguardo, vedrà stupefatto cose stupefacenti.

X. - Nel contado s'incontrano luoghi ameni, deliziosi e cinquanta fiorenti borghi tra i quali è Monza, distante dieci miglia dalla metropoli, più degna del nome di città che di borgo.

Alla giurisdizione del nostro Comune son sottoposte centocinquanta ville con castelli, delle quali molte son abitate da più che cinquecento uomini atti alle armi. Nei borghi come nelle ville non risiedono solo contadini ed artigiani, ma anche famiglie di eletta nobiltà. Degli altri luoghi abitati, che si chiamare molini o cassine, non è possibile calcolare il numero tanto esso è grande.

XI. - Son poi nelle campagne altri borghi e ville e castelli dei quali alcuni son sottoposti all'Arcivescovo o ad altre Autorità ecclesiastiche di Milano, altri sono sottratti alla giurisdizione di qualsiasi Comune, altri infine, per diverse ragioni, non son compresi nel computo fatto sopra. Così le pievi : di Porlezza con 62 ville, Lania con circa altrettante, Valsassina con 54; nove ville soggette al borgo di Lecco, 23 a quel di Cannobio ; la valle di S. Martino con 25 ville, la Valsolda con 11, il Vergante con 40, le due valli di Blenio e Leventina, entro la nostra diocesi, con circa 200 ville; inoltre Tellio, Galliate, Trecate, e anche Campione soggetto all'Abbadia di S. Ambrogio. Tutte queste terre, compresi i borghi e le ville, ammontano a circa 600, e in esse abitano stabilmente, credo di poterlo asserire, più di 30.000 uomini atti