Pagina:Bonvesin de la Riva - Meraviglie di Milano.djvu/97

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distribuisce questa roba ad altre città vicine e lontane. Quanto al sale, i dazieri incaricati di riscuoterne il tributo, fatte diligenti indagini, assicurano che se ne portano in Milano ogni anno circa cinquantacinquemilaottocentotrenta staia delle quali circa una metà rimane dentro le mura a condir le vivande dei cittadini. La quantità di pepe che si consuma da noi è incalcolabile, ma si dice, e comunemente si crede, che Milano ne consumi continuamente tanto quanto due città insieme al di qua del mare (64). XVII. - In Milano si tengono ogni anno quattro mercati generali : il dì dell'ordinazione del beato Ambrogio; il dì di S. Lorenzo; quello dell'Ascensione di Maria Vergine e quello di S. Bartolomeo: ad essi conviene una folla incalcolabile di venditori e di compratori. Si tengono poi altri mercati in diverse parti della città due volte la settimana, il venerdì e il sabato. Del resto, quello che più conta, ogni giorno, non in luoghi determinati, ma in tutte le piazze si vendono clamorosamente quasi tutte le cose necessarie alla vita. Molte fiere si tengono ogni anno, in giorni fissi, nei borghi e nelle ville del contado. In parecchi luoghi si tengono fiere settimanali con grande concorso di mercanti e di popolo. E' perciò chiaro che nella nostra città chi è fornito di quattrini vive ottimamente, avendo sotto mano tutto quanto può desiderare. XVIII. - Ma è anche chiaro che qui qualunque uomo sano, che non sia un buono a nul-