Pagina:Boselli - Discorsi di guerra, 1917.djvu/70

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tà e la propria gloria così nella vita pubblica, come nella storia della patria italiana. (Applausi vivissimi e prolungati).

In quanto agli ordini del giorno, io potrei dire che il Governo li accetta tutti, e prego gli onorevoli senatori Pellerano, Mazziotti e Morra di voler riunire in un solo i loro ordini del giorno e precisamente in quello dell’onorevole Pellerano.

Il Governo accetta pure gli ordini del giorno del senatore Enrico di San Martino e del senatore Conti riuniti in un solo riguardanti gli invalidi, gli orfani dei caduti in guerra, confermando quanto ha già espresso nell’altra Camera a questo riguardo, giacche nel tempo in cui si stanno elaborando le due leggi presentate alla Camera dei deputati, occorre dare dei provvedimenti ai quali il Governo non verrà meno a quanto è mestieri per la pietà verso gli orfani, per riparare alla sorte dei mutilati, e perchè anche l’assistenza patriottica ha bisogno di essere coordinata e controllata. (Benissimo). A questi effetti il Governo provvederà ed accetta volentieri i due ordini del giorno riuniti in uno solo. (Approvazioni vivissime).


L’ordine del giorno, presentato dal Senatore Pellerano, al quale si associano i presentatori degli altri ordini del giorno, On.li Morra e Mazziotti, diceva così: «Il Senato approva le dichiarazioni del Governo e passa all’ordine del giorno».

Procedutosi all’appello nominale si ebbe il seguente risultato:

Votanti 164
Risposero: Sì 164

Null’altro di notevole si ebbe in quelle tornate del Senato.