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liana, dichiarò di aver formate alla scuola dell’Inghilterra le sue ispirazioni e i suoi impulsi di ministro riformatore e la sua fede incrollabile nella libertà.

Nella storia della Casa di Savoia e della Monarchia Piemontese sono memorabili le fortunate alleanze colla Gran Brettagna. L’unione di Genova al Piemonte, che costituì il primo evento auspicatore dell’unità italiana, fu pensata da Pitt, fu sostenuta principalmente dalla Gran Brettagna nel Congresso di Vienna.

Per atto di gradita amabilità siede fra noi la Vostra graziosa Consorte, e mentre ad Essa rivolgo il saluto devoto, mi è grato rammentare quanto le donne inglesi pensarono ed operarono per il trionfo delle idealità italiane.

Io mando un caldissimo, plaudente saluto ai vostri prodi soldati. Le barbariche iniquità seppellirono nelle onde del mare il Guerriero insigne, l’altissimo Capitano, le cui gesta gloriose vivranno sublimemente non solo nella Vostra storia, ma nella storia di tutte le genti.

Nel fervore delle battaglie il Suo spirito sorge dagli abissi del mare e sempre guida il valoroso esercito inglese e sempre lo guiderà alla vittoria per il diritto delle genti e per le rivendicazioni della civiltà.

Gli accordi da voi intesi coi miei esimii e competenti Colleghi agevoleranno i commerci del mare. Ma il mio pensiero si rivolge commosso ai naviganti cui non danno tregua le nefande insidie, e il grido di esalazione che si eleva così potentemente dal Vostro Paese è il grido di tutto il mondo civile, è il grido di tutta l’umanità.

Ai Vostri Marinai, ai Lavoratori delle Vostre officine, meravigliosamente produttrici, io mando i saluti dei Marinai e dei Lavoratori Italiani.