Pagina:Botta - Supplemento alla Storia d'Italia.djvu/199

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essi, evacuano la città; saccheggiano in modo spaventevole i villaggi del Lido, e di Malamocco, e carichi di bottino prendono il cammino di Zara col loro capo Morosini.

Circostanze tanto imperiose fecero perdere tutto il credito al partito del Governo. I nobili, vedendosi nel pericolo di esser consegnati ai Francesi dai Repubblicani, vollero farsene un merito presso di noi. L’Ammiraglio Condulmer fu il primo a parlar di capitolazione, e non potendo decidere il General Baraguay d’Hilliers ad entrar solo in Venezia, gli offre le sue scialuppe per trasportar le nostre truppe; ma tutte queste dimostrazioni eran finite: i nobili cercavano di riconoscersi per prendere un partito. Condulmer, imbarazzato della parte che aveva rappresentata, parlava ora come un semplice cittadino desideroso di allontanarsi dagli affari, ora come capo della squadra: egli si studiava a ritenere i nostri officiali ne’ lor posti, e non faceva preparativo alcuno per riceverci, sino al punto che al nostro arrivo non si trovò persona, che avesse curato di preparare un alloggio né pel Generale, né per le truppe: in fine mentre egli domandava quattromila uomini, appena i legni da imbarco che spedì, potevano contenerne mille e cinquecento. Questi ritardi nascondevano trame di perfidia: sei scialuppe cannoniere chiudevano le imboccature della Zuecca; esse erano equipaggiate da que’ di Rovigo, i quali si eran ricusati di ricevere guarnigione italiana, ed eran d’intelligenza con gli operaj dell’arsenale divoti intieramente ai nobili. Sotto il pretesto de’ venti contrarj, si fece ritornare un bastimento carico di Schiavoni: tutto era pronto per un colpo di mano, quando noi con la nostra celerità determinammo la fortuna in nostro favore. Il General Baraguay, il quale valutava bene il prezzo de’ momenti, risolve d’impadronirsi di Venezia la stessa notte, che ricevè i vostri ordini: organizzò lo sbarco in un momento in cui niuno se l’attendeva. Si occuparon le imboccature di Lido, e di Malamocco, la piazza di San Marco, le isole, e il ponte di Rialto: tutto ciò fu fatto col favor delle tenebre, e i Veneziani, svegliandosi, trovarono i Francesi nel mezzo della città.