Pagina:Botta - Supplemento alla Storia d'Italia.djvu/223

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Silla, non riuscirebbe a voi in mezzo alle turbolenze nelle quali viviamo: le persone invidiose della vostra gloria; gli uomini di tutte le fazioni, i quali non vi perdonerebbero il rifiuto di secondare i loro progetti; quell’altra classe, che avete esasperata con le vostre vittorie, tutti si unirebbero per farvi soccombere, e non si vendicherebbero che con il vostro supplicio. Voi avete intrapresa una carriera così difficile, che vi è necessario percorrerla tutta intiera, o morire vergognosamente, se vi ci arrestate.

Il secondo partito mi sembra troppo odioso per non credere ch’io abbia ad impiegare grandi sforzi per dissuadervene: Bonaparte non andrà ad oscurar la sua gloria dietro il delitto, ad associarsi con uomini tinti del sangue dei loro concittadini, e de’ loro parenti, ad antropofagi, e dividere i loro misfatti passati e futuri: assai lungamente la Francia è stata lacerata dalle loro mani, essa comincia a respirare. Lungi dal turbare questa nascente tranquillità, che in parte è a voi dovuta, dovete al contrario sforzarvi a consolidarla. Dopo di essere stato il flagello de’ nemici della Francia, andrete voi a portarvi la guerra civile e forse a trovarvi la fine delle vostre vittorie, l’onta, e la morte, perche avreste a combattere i Francesi, e Francesi armati dalla disperazione? Voi, Generale, voi non seconderete in questo momento le vedute ambiziose di alcuni generali, ed officiali della vostra armata più gelosi del saccheggio, e del potere, che della libertà e dell’eguaglianza la quale non è per essi che un pretesto, ed i quali, dopo aver saccheggiata l’Italia, ardono di portar egualmente la fiamma, il ferro, e la cupidigia nel loro paese: voi dovete pur troppo conoscerli, e sentirne disprezzo. Un uomo come voi deve fare un fine più degno de’ suoi felici cominciamenti; ecco ciò che io propongo.

Formate dell’Italia un grande impero; che questo nuovo Stato prenda un forte ascendente nella bilancia dell’Europa; che tenga un posto medio tra l’Impero, e la Francia, e stabilisca tra queste potenze un equilibrio perfetto, dichiarandosi contro di quella che vorrebbe opprimer l’altra. Siate il capo di quest’impero; ritene-