Pagina:Botta - Supplemento alla Storia d'Italia.djvu/225

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pace, e questo desiderio costante gli fa volere, qualunque sia l’esito della negoziazione, che i torti sieno dalla parte dell’Imperatore. Sotto questo punto di veduta esso si è determinato a farvi premura di riprendere le negoziazioni su la base generale de’ preliminari di Leoben: ma desidera che vi allontaniate dalle stipulazioni che ci sono evidentemente sfavorevoli; e poichè ormai questi preliminari si son perduti di vista, come voi l’osservate nell’ultima nota rimessa al ministro plenipotenziario dell’Imperatore, vi è luogo a sperare che non vi sarà impossibile, dietro le circostanze in cui vi trovate, di tirarne ancora un partito vantaggioso. A quest’effetto vi rimetto dinanzi agli occhi gli oggetti, de’ quali dovrete occuparvi di preferenza nel momento della conchiusione.

Il principale di questi oggetti è di allontanar l’Imperatore dall’Italia e d’insistere perchè dilati il suo territorio in Germania. Voi concepirete senza pena qual interesse noi vi abbiamo; noi restringeremo la sua potenza marittima, lo metteremo in contatto col Re di Prussia antico suo rivale, e lo allontaneremo dalle frontiere della Repubblica nostra alleata, la quale priva di forze militari, e situata tra gli Stati del Gran Duca di Toscana, e quelli dell’Imperatore, ben presto cadrebbe sotto l’influenza della Casa d’Austria, e ne sarebbe soggiogata. Tra i ragionamenti, che potrete adoperare, e che i vostri lumi potranno suggerirvi per impegnare l’Imperatore ad uniformarsi alle nostre vedute, io ve ne indicherò alcuni che mi sembrano di gran forza; l’Imperatore deve trovar poca sicurezza in riunire sotto il suo dominio popoli pieni dello spirito di libertà, e limitrofi di una Repubblica democratica, della quale alcuni tra di essi avranno già formato parte. Gli riuscirà impossibile di governarli su lo stesso piede degli altri suoi sudditi; gli sarà necessario accordar loro de’ privilegi, e anche con questo mezzo, non potrebbe ripromettersi di dominar tranquillamente. Questo acquisto sarebbe dunque quasi nullo per lui, come sembra, ch’egli lo senta, nelle memorie che vi ha fatto consegnare il 18 Luglio: in secondo luogo la prossimità de’ suoi Stati con quelli del-