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dichiarazione che avrete fatta, di opporvi all’invasione del Re di Napoli.




Passeriano, 8 vendemmiale anno 6 (29 Settembre 1797)


CXIX - Al Generalissimo.


Ho ricevuto, cittadino Generale, il terzo giorno complementario, i vostri due dispacci con la lettera pel Direttorio, come pure il dispaccio del General Clarke del primo giorno complementario. Ho sottomesso tutto al Direttorio, il quale mi incarica di rispondervi ch’esso si rapporta al suo ultimatum contenuto nella mia lettera del 29 fruttidoro. Vi ripeto adunque, cittadino Generale, che le condizioni di pace, che il Direttorio accorderà all’Imperatore sono le seguenti: L’Imperatore riterrà Trieste, e guadagnerà l’Istria, e la Dalmazia veneziane; il fiume Isonzo servirà di limite; rinuncierà a Mantova, a Venezia, alla Terra ferma, ed al Friuli veneziano. La Repubblica francese non vuol ritener nulla nel continente dell’Italia; ma le isole di Corfù, Cefalonia, Zante, Cerigo, Tina ec. resteranno alla Francia, come pure Butrintò, Preveza, Larta, Vonizza, che fan parte dell’Albania veneta; l’Imperatore avrà le isole che costeggiano la Dalmazia sino a Ragusi; Ragusi sarà evacuata, e conserverà la sua indipendenza: l’Imperatore potrà indennizzarsi in Germania con l’Arcivescovato di Saltzbourg ed il Vescovato di Passau, o in tutt’altro modo su la sponda destra del Reno: l’Imperatore cederà dunque le piccole porzioni di territorio, che vi possiede, e farà relativamente al confine tanto come Imperatore che come Arciduca d’Austria, e Principe dell’Impero, una dichiarazione la quale esprima un consenso il più formale che sia possibile, ed il quale non lasci luogo ad equivoco veruno; finalmente evacuerà Ingolstad, Ulma, Manheim, Magonza, Chreinbreitstein, Koenizstein.

In quanto a Malta, mi rapporto alla mia lettera del 6 vendemmiale, la quale contiene su di ciò le istruzioni le