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del medesimo Gori, e di Angelo Maria Bandini. Opera esimia in quel genere è il Mare Magnum del fondatore Francesco Marucelli, il più gran lavoro bibliografico che si conosca, in cento volumi in foglio, divisi per materie.
Dei manoscritti c’è un catalogo separato.
Cosa mirabile poi è la collezione delle incisioni, e disegni originali de’ migliori maestri. Sono circa 80,000, delle più riputate scuole antiche e moderne, e son legate in 210 grossi volumi. Anche di queste ci è un catalogo separato.
I lettori sono un anno per l’altro circa 30,000: nel 1871, come apparisce dalla Statistica ministeriale, sono ascesi a 32,846; e circa al numero di lettori, la Marucelliana è la quinta per ordine fra le Biblioteche italiane. I libri che più si studiano sono opere artistiche, scienze matematiche, storia, letteratura e libri scolastici. Come per altro nella Biblioteca ci è già buona collezione di opere artistiche e di scienze, perchè è frequentata dai giovani dell’ Accademia di Belle Arti e dell’ Istituto Tecnico, così più che libri di altro genere si comprano opere artistiche e scientifiche.
La Marucelliana non ha privilegi di nessuna qualità: non riceve doni, se non pochi; per essa non c’è diritto nemmeno ad una copia dei libri che si pubblicano in Firenze: solo il Governo di quando in quando la favorisce, mandandole in dono quelle opere delle quali può disporre. Opere doppie in proprio ne aveva un piccol numero, che furono vendute per ordine del Governo nel 1859. Quando furono incorporate le Biblioteche degli Ordini religiosi, resultarono parecchi doppioni; ma