Pagina:Breviario spirituale, 1922.djvu/8

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- lo il (lo l’iiulividiio è inevitabilmente determinato e diretto da ujia l’iciitalità j)articolar(^: il modo di v(!(ler(^ e di pensare proprio di ogni momento è mia specie di oi-izzonte clie ne limita in una data sfera l’azione senza che egli si avveda di questa limitazione, (ìiiesta illusione morale per cui ciascuno, anche l’ebbro nella sua ebbrezza, crede in ciascun istante di vedere le cose secondo la loro verità per una specie di spontanea, definitiva saggezza, in nessun caso è tanto visibile quanto nelle persone (li timore instabile; che in un momento vedono tutte le cose sotto un aspetto tetro e si accasciano nello scoraggiamento e neìhi tristezza, nell’istante successivo vedono tutto di colore loseo e sono pieni di speranze e di progetti: nello stato successivo appena essi si ricordano dello stato anteriore se non pei- co7idannarlo come un’illusione momentanea e non hanno nemmeno il sospetto che questa illusion(^ del giorno prima possa ridiventare la verità e la realtà di domani.

Così lo svolgersi della vita fa attraversare a noi più vite e pili persone: ogni giorno che.sorge porta con sè le sue esperienze e ciascniia di queste è la condanna d’una illusione, è l’ammaestramento che dissipa un errore: in questo modo lentamente, attraverso le cadute e le delusioni, si forma un’esperienza della vita che in confronto della ingenua follia d’un t<nnpo è detta ragione e saggezza. Quindi il punto di partenza della condotta di ogni uomo è bensì un sistema di istinti od almeno di tendenze introdotte dall’esempio, dalla tradizione o da (lualunque altra azione accidentale: ma questi istinti e queste tendenze sembrano avere nella vita una specie di amnmestramento pratico che illumina la loro cecità, trionfa della loro violenza e le orienta verso la ragione.

K ben raro che il gaudente, il quale s’immerge nei piaceri del senso, non esperimenti attraverso il godimento medesimo la tristezza e la vanità d’una vita tutta, consacrata alla voluttà: così l’esperienza dissolve l’impulso cieco e ardente dell’i.stinto e jirovoca, in questa parte almeno, l’intervento della riflessione