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Pagina:Brevio, Cademosto - Novelle.djvu/152

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giare et recrearsi. La qual cosa per tre o quattro mesi amorevolmente succedette, ma poi per il contrario avvenne. Perocchè come in fastidio era devenuto a tutti loro et massimamente alle sue nuore, tra le quali alcuna diceva: mira fastidioso vecchio a che otta egli è venuto a desinare! L’altre dicevano: e’ non si contenta mai, o si lamenta che la minestra è troppo salata o che l’è sciocca. Et così biasmando lo proverbiavano tuttavia. Il quale di ciò molto bene avvedutosi, et dell’errore suo pentitosi, avendo in tal guisa innalzati li figliuoli, perchè tacitamente andoe a trovare un suo compare, da cui molto era reverito et amato, nominato Angelo Beccaria, narrandogli la perfida ingratitudine di questi suoi figliuoli, et disse: compar, sapete che vi dissi, ha già intorno sei mesi, ch’i’ voleva far testamento, et dar tutt’il mio a’ mie’ figliuoli, mentre ch’io viveva; et così fece in mia mal’ora. Et questo volli fare per non indugiare da infermità con la morte essere sovraggiunto, et starmi con più riposo, levandomi dagli impicci et