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Pagina:Brofferio - Per lo spiritismo.djvu/255

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rispondeva: «noi recitiamo i mantras, e i pitris fanno il miracolo, se vogliono»; ora i mantras sono versetti, e i pitris sono i padri, i mani dei Latini, i δαίμονες. Se S. Paolo vinse, facendolo cadere, Simon Mago, che si era appunto alzato per aria, si è che Simon Mago non era aiutato che dallo spirito di un fanciullo, mentre S. Paolo era assistito da Dio. S’intende bene che non garantisco la leggenda. Voglio dire che non vi sono fatti umani noti, nè normali nè anormali, coi quali si possano spiegare le operazioni magiche dei medii, perchè tutte le volte che se ne produssero di analoghi erano attribuiti all’influenza di esseri soprannaturali, e per ciò stesso divenivano medianici. E rammento ancora che l’opinione della maggioranza degli uomini è d’accordo coi medii; perchè, se il senso comune dice questi fatti impossibili, si è che li giudica soprannaturali; e li giudica sopranaturali appunto perchè li crede sovrumani. E se gli spiritisti li dicono sovrumani, ma non soprannaturali, si è che per loro nella natura ci sono anche gli spiriti. Egli è vero che ora fanno eccezione quelli che, costretti dall’evidenza ad ammetter che sono reali, e quindi che non sono sopranaturali, non vogliono più ammettere che siano sovrumani.

Ora, mi pare che fra questi tre partiti il più ragionevole sia quello degli spiritisti. Infatti:

1º È vero che finora questi fatti sono inesplicabili per la ragione; ma ciò non toglie che per l’esperienza siano fatti;

2° È vero che un fatto fisico inesplicabile prova soltanto