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Pagina:Brofferio - Per lo spiritismo.djvu/258

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questi fenomeni, qualcuno che è medio senza saperlo, e che, come ho detto in altro capitolo, si può facilmente scoprire. Tutto questo spiega (sebbene non giustifichi) perchè il Cox (che pure fu testimone dei fenomeni ottenuti dal Crookes), l’Hartmann e altri attribuiscano ad una forza psichica del medio anche le operazioni magiche. Ma tutte le ragioni che ho detto testè provano che il medio è una condizione, non che sia la causa; che è necessario, non che sia sufficiente; che lo spirito non può far nulla senza di lui, non che egli possa far qualche cosa senza lo spirito; che egli ha l’energia fisica, non che sia lui che l’adopera; insomma che vi partecipa, vi contribuisce, non che li fa. Egli è vero che lo spirito agisce per mezzo del medio; ma non vuol dire che il medio abbia i mezzi per far da sè; possono essere come il cieco e lo zoppo; il cieco cammina per mezzo dello zoppo, eppure lo zoppo non può camminar solo.

Sarebbe già molto che provaste che può essere l’incosciente del medio. Ma badate che per questo non basta il dire che l’incosciente c’è. Non dovete addurre, o sottintendere, come molti fanno, l’Hartmann fra gli altri, questa cattiva ragione: «Ciò che uno spirito può fare, il medio può farlo (tanto più se ha uno spirito anche lui)». Cosa può fare un uomo lo sappiamo; cosa può fare uno spirito disincarnato, non lo sappiamo. Se non sapete se esistano gli spiriti, tanto meno sapete cosa potrebbero fare. Anzi, se è lecito supporre qualche cosa, è piuttosto questo: che, se gli spiriti ci sono, probabilmente