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4° Il pensiero non estende la sua azione solo al di là del sistema muscolare, negli organi della vita vegetativa; ma al di là del nostro organismo. La forma più elementare di questa sua azione è la suggestione mentale; il movimento molecolare del nostro cervello si propaga, trasformato in vibrazioni eteree, le quali, incontrando altri cervelli, riproducono il movimento molecolare e quindi il pensiero primitivo. Egli è così che talvolta ci rubano le nostre idee, e il nostro vicino esprime il nostro concetto prima di noi, E quando il pensiero è accompagnato da passione (e perciò forse cresce l’ampiezza delle vibrazioni), produce in altri cervelli il sentimento desiderato; egli è per questo che
- Amore a nullo amato amar perdona.
5° Poi estende la sua azione anche al di là del cervello degli altri. E prima sul loro sistema muscolare; gli esperimenti del Donato, per esempio, hanno ben mostrato l’azione impulsiva o inibitoria che può esercitare il nostro pensiero sul moto degli arti altrui. E poi agisce sul sistema della vita vegetativa, anche qui generando e guarendo malattie. Come l’immagine di Cristo produce le stimmate di Louise Lateau, e come nel paziente del farmacista Focachon basta un francobollo applicato con fede per produrre l’effetto di un vescicante, così in primo luogo le voglie e le paure della madre agiscono sul feto; che è ancora in lei, e quasi parte di lei. Poi la forza magica del pensiero si estende a organismi esterni, ma per contatto,