Pagina:Brofferio - Per lo spiritismo.djvu/278

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trovato un accenno in Platone, che nel Fedone parla espressamente di un somatoide, che accompagna l’anima, nell’altra vita; ma più probabilmente l’avranno ricevuto dall’Egitto, poichè il Libro dei Morti annovera fra le parti dell’uomo un Ka, che Le Page Renouf e Maspero traducono le double de l’homme; o dall’Oriente, e specialmente dall’India, che in tutti i suoi sei grandi sistemi filosofici riproduce la teoria del corpo sottile (suskshma çarira), del corpo che serba il segno dell’individualità (linga-çarira). Egli è vero che ciò proverebbe che la teoria degli spiritisti non dovrebbe dirsi del tutto stupida, se a tanti filosofi è parsa così naturale. E non so se si possa pretendere che gli spiriti, per dir cose vere, debbano sempre dir cose nuove. Ma, insomma, questa spiegazione potrebbe esser falsa; e certo è molto vaga e insufficiente.

Ma la teoria della forza psichica del l’incosciente, sopratutto nella forma che le ha dato il Lombroso, non è guari più soddisfacente. Essa, sebbene si scosti meno dello spiritismo dal senso comune e dalla scienza, se ne scosta pur tanto da perderli quasi di vista, perchè ammette una buona parte dell’occultismo che corre da Plotino a Pico della Mirandola; non la magia infernale o la magia dei, filtri e degli amuleti, ma la magia della volontà, il de virtute irnaginativa di Paracelso e il de viribus imaginationis del Ficino. Colla differenza che, mentre gli occultisti attribuivano la volontà allo spirito, ora l’attribuiscono al cervello e specialmente ai centri motori. Anche questa teoria può esser vera; ma non mi spiega i fenomi spiritici.