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visita amichevole, per dirgli come stessero le cose di là, non si lasciò più vedere (Vita di Beniamino Franklin, trad. di Rotondi, 1869, p. 5o). Un amico a cui proponevo un patto simile, mi rispose che suo padre l’aveva fatto con sua madre, ma non se ne erano più avute notizie. E chi sa quanti sono i casi consimili, (dei quali è naturale che non si sappia nulla), in confronto dei pochi casi favorevoli di Marsilio Ficino, di lord Brougham e alcuni altri!
Gli spiritisti rispondono che le comunicazioni sono difficili fra i due mondi, che ci vuole un medio. Ma perchè mai ci vorrà un medio? perchè i morti non possono fare da sè? e perchè non siamo tutti medii?
Ad ogni modo se fosse vero che si sforzano di comunicare con noi, come noi si vorrebbe comunicare cogli abitanti del pianeta Marte, a quest’ora le comunicazioni sarebbero divenute facili.
E poi sono già facili abbastanza; perchè, infine, questi medii ci sono; gli spiriti dovrebbero saperlo; perchè non ne approfittano? con tanti medii scriventi, dovrebbero ingegnarsi a darci notizie dell’altro mondo, come le donne analfabete s’ingegnano a far scrivere ai loro mariti emigrati per l’America, In uno dei principali giornali spiritici d’America, nel Banner of Light, c’è perfino una rubrica destinata alle missive dei defunti per le persone che la Direzione non conosce. Dunque la posta c’è.
Quando poi si degnano di visitarci, le loro manifestazioni sono di troppo inferiori a quelle che potremmo aspettarci.