Pagina:Brofferio - Per lo spiritismo.djvu/379

Da Wikisource.

13° E l’Eusapia non ha compari. Ho assistito a due sedute dell’Eusapia a Milano nel giugno 91 in compagnia di persone oneste e onorate. Poi a Napoli con una compagnia affatto diversa, composta dell’amico Ciolfi, di un sostituto procuratore del Re e della mia padrona di casa. Poi a Milano in casa Finzi con un nuovo gruppo di persone; tutte già note per lavori scientifici; tre o quattro di fama europea. Il cav. Chiaia, per non dar pretesto ai sospetti, per lo meno infondati, del signor Torelli, mancò alla metà circa delle sedute. Dunque l’Eusapia dovrebbe aver almeno quattro compari. E una volta non avevo con me che mio fratello, che probabilmente non avrà voluto ingannarmi. E due volte fui solo coll’Eusapia, Ma forse per ingannar me solo non aveva bisogno di compare.

14º La sera del sei ottobre corrente in casa Finzi, per consiglio di Aksákow, si appese una tenda dietro le spalle del medio, affinchè dietro a lui vi fosse l’oscurità necessaria all’agente occulto; ma noi tenemmo sul tavolo una lampada (coi vetri rossi) per poterci vedere. Allora, mentre il medio era visibile e le sue mani erano tenute, una mano si mostrò al disopra della sua testa, all’apertura delle tenda; fuggiva rapidamente; ma si mostrava dalle dieci alle venti volte almeno; si vedeva benissimo, che era simile ad una mano umana; dava un piccolo colpo sul naso del medio, portava via una matita presentatale dal vicino di sinistra, tornava mostrando un fazzoletto, dava una graffiatina al vicino di destra, stringeva una mano ad un altro, ecc. Finalmente vedevamo la