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Pagina:Brofferio - Per lo spiritismo.djvu/62

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hanno e si prendono coi medii. Il prestigiatore fa il gioco, ma fa il gioco che ha preparato lui, ed è inutile domandagli di farne un altro, o di farlo prima o di farlo dopo. Invece i fenomeni che si ottengono col medio sono spesso quelli che si domandano, sebbene non lo siano sempre, perchè l’intelligenza occulta che li produce ha anche una volontà propria. Per es., nella seconda seduta che tenemmo a Milano colla Eusapia, John King a nostra richiesta ci portò una sedia, poi tracciò dei segni attraverso un foglio di carta, poi agitò un ventaglio portandolo fino al soffitto, poi ci portò sul tavolo un catino d’acqua; tutte cose domandate al momento. Inoltre il prestigiatore fa il giuoco in un luogo scelto da lui, coi mobili suoi, e davanti a un pubblico in cui si nascondono i compari; e fa lo stesso giuoco una sera o due e poi cambia il giuoco o cambia paese, perchè riprendendolo sarebbe scoperto. Invece i medii si sono condotti dove si è voluto, in presenza di poche persone fidate, si sono frugati, si sono legati. E Livermoore e Crookes e tanti altri hanno sperimentato collo stesso medio per anni interi, senz’accorgersi di frode. E la commissione della Società dialettica di Londra ha perfino voluto che durante gli esperimenti i medii fossero sorvegliati appunto anche da due dei migliori prestigiatori di Londra.

La seconda condizione perchè i prestigiatori possano imitare i fenomeni spiritici in modo da ingannare, è che li imitino davanti a persone che non hanno veduti i veri fenomeni spiritici o non li hanno veduti più volte. Io