Pagina:Brofferio - Per lo spiritismo.djvu/75

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Aggiungo che non si può persuaderne alcuno di quelli che hanno veduto, nè spiritisti nè non spiritisti. L’allucinazione è un’ipotesi che fanno quelli che non hanno veduto, per esempio l’Hartmann; ma non lo fanno mai quelli che hanno veduto; questi, o ammettono i fatti, o, se li negano, ricorrono all’ipotesi dell’impostura. Egli è vero che l’ipotesi dell’allucinazione l’ammette anche il Lombroso; ma egli ammette, come vedremo, un’allucinazione di nuovo genere, un’allucinazione prodotta da un’impressione esterna. Tante persone che dicono di aver veduto non possono essere ammalate di cervello, nè ammalarsi in occasione delle sedute spiritiche per effetto della loro immaginazione esaltata. Dunque le nostre sensazioni non sono prodotte da cause interne, ma da una causa esterna, ossia sono vere sensazioni e non allucinazioni.

So bene che si può dire che questa causa è esterna, ma non è ciò che crediamo di sentire: è la forza psichica del medio; è il medio che ci magnetizza e ci suggestiona e ci fa creder di vedere quello che non vediamo. Naturalmente bisogna aggiungere, (e colla credulità antispiritica si può fare anche questo), che il medio ci magnetizza senza che egli lo voglia e senza che noi lo sappiamo; ossia, come suggerisce Hartmann, che il medio è allucinato e ci comunica la sua allucinazione; egli è in una condizione di sonnambulismo larvato, e fa prender parte al suo sogno noi che siamo svegli. Siccome normalmente questo non succede mai, bisogna supporre o che gli spettatori