Pagina:Bruno - Cena de le ceneri.djvu/8

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IX

Bruno sostiene questa medesima dottrina dall'una parte, contro «i falsi filosofi,» vale a dire i peripatetici che negano il moto della terra, e la pongono al centro del mondo; dall'altra, contro «i falsi teologi,» i quali non s’avvedono che una teorica, in cui matematicamente e fisicamente si prova l’immensità dell’universo, è la sola che si accordi con una religione, la cui divinità è infinita in tutte le sue opere, come in sé stessa, infinita in ispazio e in durata. La maestà di Dio è senza limiti; il numero dei suoi messaggeri, vale a dire, degli astri, e del mondo, dee pertanto essere illimitato. L’opporre che questo nuovo sistema sembra contrario alla Scrittura santa, non