Pagina:Buonarroti, Michelangelo – Rime, 1960 – BEIC 1775670.djvu/9

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1

 
     Molti anni fassi qual felice, in una
brevissima ora si lamenta e dole;
o per famosa o per antica prole
altri s’inlustra, e ’n un momento imbruna.

     Cosa mobil non è che sotto el sole
non vinca morte e cangi la fortuna.


2

 
     Sol io ardendo all’ombra mi rimango,
quand’el sol de’ suo razzi el mondo spoglia:
ogni altro per piacere, e io per doglia,
prostrato in terra, mi lamento e piango.


3

 
     Grato e felice, a’ tuo feroci mali
ostare e vincer mi fu già concesso;
or lasso, il petto vo bagnando spesso
contr’a mie voglia, e so quante tu vali.
     E se i dannosi e preteriti strali5
al segno del mie cor non fur ma’ presso,
or puoi a colpi vendicar te stesso
di que’ begli occhi, e fien tutti mortali