Pagina:Buoninsegni, Contro 'l lusso donnesco, 1644.djvu/8

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renissima, ch’è la gloria del sesso Donnesco, e ch’accoglie in se qualità celesti, oltre all’esserne ossequiosamente da me supplicata, non isdegnerà, per sua benignità, mi persuado, diffendere il proprio sesso, ne sprezzerà la pouertà di questo dono, che per glorificare me stessa, porto sù l’altare di queste carti per vittima al gran Nume del Suo nome. Che se la vostra modestia, ò Benignissima compagna indiuisibile della vera virtù, e grandezza, si compiacesse più di meritare,


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