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XIII.


Nuovi aggravi e casi di morbo — Solenne celebrazione della festa dell'Assunta
— Prospetto numerico delle vittime della peste.


„ L'anno 1631 nel mese di maggio cascò la manna1 in tanta abondanza, la quale dove toccò le piante de'moroni, le foglie si seccarono di maniera, che parevano abbruciate dal fuoco, e crodavano (cascavano) come se fosse stato di S. Martino; anzi le piante stesse restarono tutte secche ed abbruciate, che non furono più buone di fare delle foglie, si che fu di necessità stirparle, e darle al fuoco, e difficilmente bruciavano nel fuoco senza far fiamma, cosa di molta meraviglia invero.

„ Al principio di luglio dell'anno 1631 fu dato fuori una taglia ai particolari di pagare in Communità lire trecentosessantasei per soldo di estimo, e marito e moglie, così nudi senza figliuoli, facevano un soldo di estimo, che, a memoria di uomini, mai più fu sentito a dire di un simil fatto, da che Busto è stato fabricato. Il che accorò talmente le persone, che molte fugirono per disperazione, e sono andate disperse, ed in ultima ruina. Erano talmente atterrite, che non avevano fiato da respirare più, come morti, ed andavano a torno come tante fantasme, e questo fu per l'eguaglianza dei

  1. Tra i significati che il Cherubini (Vocab. mil.-ital. a. v.) annette alla voce milanese manna vi ha quello di Rogiada dolce e consistente che a tempo sereno e tranquillo si vede caduta su le foglie de'vegetali. Pare che il Cronista alluda a questo fenomeno