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morì in patria d'anni 40 l'11 di novembre nel 1846, compositore di sacre melodie e maestro della cappella pontificia in Roma, soavissimo cantore egli stesso sotto Gregorio XVI. Il di lui nipote Pasquale Pozzi esercitò a'nostri giorni la carica di sindaco e fece accettare a sue spese nell'Asilo infantile venti poveri fanciulletti.

Prandoni. — Si radicarono in Busto nel secolo XVI, e si strinsero in parentela anche coi Custodi. Giovanni Battista, che nel 1717 aveva 76 anni, possedeva nel territorio di Busto in cui era nato 278 pertiche e tavole 15. Baldassare figlio di Alessandro, nato nel 1716, era canonico della collegiata nel 1757. Da questo cognome s'intitola tuttora una via del borgo.

Provasoli. — I loro possessi in Busto come pure il vicolo Provasoli sono noti. Consta che eglino fin dal principio del secolo XVIII si occupavano con impegno nell'industria del cotone. Un Ambrogio con testamento del 14 di marzo del 1829 lasciò al Luogo Pio Elemosiniere un legato di lire 20,000, a patto che li annui usufrutti si dovessero erogare a sollievo de'poveri fino a che fosse attivato l'ospitale. All'era nostra sono da ricordarsi le ditte di Michele e Luigi. V'ha fra i Provasoli un ingegnere e un sacerdote rettore della chiesa dei SS. Gervaso e Protaso in Milano.

Puricelli. — Di essi trovasi già cenno nei documenti bustesi del secolo XIV. A questa famiglia appartiene anche la beata Giuliana, di cui, su le traccie del vescovo Stefano Bonsignori, soggiungo un breve cenno biografico. Ella naque nel 1427 da poveri contadini di cognome Puricelli, in alcuni casolari di campagna detti anticamente del Verghera, ora Cascina de'Poveri1, da non confundersi, come talun fece, con la cascina Verghera, Del bel numero di quelle anime umili e semplici che traggono tranquilla la loro vita fuori del vortice tumultuoso, in che si agitano le passioni vulgari, Giuliana apparve su la terra come peregrina di un mondo migliore, nè altre gioje conobbe salvo quelle cui le tesoreggiava la bontà del suo cuore. Ammaestrata nella dot-

  1. Situata a mezza via tra Busto e Gallarate, era questa fin dal secolo XV una proprietà communale. Data a livello a Nicola Zunino di cui prese il nome fin dal 1472, passò da ultimo in un Giacomo del Verghera o Vergara, dal quale trasse l'appellativo di Cascina Verghera di Zunino.