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318 Pianta, v. sotto. 4.- DA ASMÁRA A DESSIÈ Lalibelà.


L’interno, disposto come Medaniè Alèm, a tre navate formate da file di 5 colonne quadrate, è assai interessante per una specie di tribuna semicircolare, con una finestra, donde, secondo una tradizione, Lalibelà assisteva alle funzioni, e per i capitelli e i soffitti scolpiti e un tempo dipinti con motivi geometrici. Le finestre, graziosissime, sono a forma di croce latina, greca, gammata, maltese, di S, Andrea, di stella, ecc.

Nello stesso cortile, sul lato N si apre Bièt Mascàl o chiesa della Croce, grotta di m. 14 per 7; sul lato S si apre la chiesa di Bièt Danaghèl o chiesa delle Vergini, di m. 5 per 5, in parte sporgente, in parte in grotta; ha una cupoletta sopra l’altare.

Nel cortile sono 1 piscina-battistero quadrata e 2 altre a forma di croce greca. Per una duplice porta e per un corridoio si scende in un largo corridoio che forma il cortile della chiesa di Golgotà-Cuddus Micaèl, scavata a 6 m. sotto il cortile di Bièt Mariàm, m. 10.50 sotto il piano normale della roccia. La chiesa, formata dalla riunione delle due chiese distinte del Golgotà a N e di S. Michele a S, è aderente al monte per metà del fianco E e ha forma trapezoidale (lato O m. 25, S 11, N 9.50).

Nell’interno della chiesa di Golgotà, analogo a Bièt Mariàm, ogni travata termina in una nicchia per parte, ornata da un bassorilievo rappresentante in forma stilizzata un Santo. Una di queste nicchie rappresenta il Santo Sepolcro. A. metà della navata sarebbe la tomba di Lalibelà. Interessanti le finestre tanto del Golgotà, quanto di S. Michele, in forma di croce, ad arco ogivale con capitelli, a pieno centro con capitelli e colonnine. Presso questa chiesa, in una grotta, la piccola cappella abbandonata detta Adriòt.