Pagina:CTI - Guida dell'Africa Orientale Italiana, 1938.djvu/336

Da Wikisource.
322 Carta, p.401. 4.- DA ASMÁRA A DESSIÈ Lago Háic.

All’interno, nel 2° deambulatorio, letto in metallo e sedia del Ras Micaèl; una Madonna col Bambino e resti di pitture; Salterio miniato; bel Vangelo e altri manoscritti. Dallo spiazzo, bellissima vista sul lago. — Di fronte all’isola, a c. 5 min, dal traghetto, la chiesa di Endà Ghiorghis, con capanne per le monache.

ESCURSIONE AL L. ARDÍBBO ore 4,30 c., interessante. — Dalla grande strada si scende lungo la pista camionabile (km. 2 c.) al L. Háic, indi si segue per altri 5 km. la pista camionabile che costeggia la sponda S del lago fino alla pianura erbosa costituita dai piatto delta lacustre del corso d’acqua che figura sulle carte come emissario del L. Ardíbbo. Una discreta mulattiera sale sulla sin. del corso d’acqua e della forra che esso si è scavata attraverso il cordone collinoso separante la conca del L. Háic dalla conca di Uorrà Babbò e del L. Ardíbbo. Superando 200 m. di dislivello, si raggiunge (ore 2.30) una sella nel cordone collinoso, v. sopra, indi in altra ora (ore 3.30 c.) la conca paludosa, donde ha origine il corso d’acqua. Al di là di questa, oltre un secondo cordone collinoso che la delimita verso S, si perviene (ore 4.30) al L. Ardíbbo m 2100, bacino chiuso, pittorescam. infossato tra verdeggianti ripe di vulcaniti.

DAL LAGO HÁIC A GUBBISÀ E A FITÒ mulattiera ore 5 circa, attraverso l’Uorrà Babbò.

Una breve salita (un istante, si vede a sin., in basso, il lago) porta, km. 664.8, al Passo del Lago Háic 2100 c. (Spaccio-Rist. del L. Háic), segnato a d. da un’edicola con l’Addolorata, dedicata ai Caduti del 104 Btg. della Div. CC. NN. «3 Gennaio».

Salendo a E della strada, in c. 5 min., si raggiunge un’altura, da cui si domina il lago.

Scendendo dolcem. si rientra nell’alta Valle del F. Millè; km. 666.5 ponte superiore sul Millè m. 1980, a un’arcata di m. 15; si vede a d, il fiume scendere in una piccola gola. Si continua a risalire in sponda O l’alto corso del Millè, in una lunga amenissima valle detta Tehulè-Derè, assai fertile e popolata, tra i M. del L. Ardíbbo a sin. e i M. di Borumiedà a d.; a sin., in avanti, i M. Bifatà, dietro i quali passa la strada Assab-Dessiè. Km. 674 ponte sul Torr. Itacià; poco più innanzi, si distacca a d. una mulattiera che sale in c. 2 ore a Borumiedà, pag. 400. Si lascia a d. una fontana, costruita dal Btg. Genio Eritreo; più oltre, a d., ricordo della 22° Squadra Panettieri ai suoi Caduti; poi, ancora a d., una targhetta del 7° Alpini. Km. 684 Passo di Itacià, spartiacque tra Millè e Borchennà. La strada scende per breve tratto, poi nuovamente sale, tagliata in parte in roccia su un dirupo che precipita nella conca di Combolcià, ove è l’Aeroporto, pag. 403. Si sbocca nella conca di Tità Miedà, prativa, lunga c. km. 2.5, ove sono baraccamenti e costruzioni provvisorie (autoparchi, officine di riparazione per autoveicoli, magazzini ecc.). Km. 688 posto di blocco; traversata la conca, si sale con una grande svolta un gradino. Km. 693 Passo di Dessiè m. 2557, donde si scopre Dessiè, coi vari gruppi di abitati sparsi in una conca elevata che defluisce a sin., SE, alla valle del Borchennà. Lasciando a sin. la Tappa, si scende tra gruppi di baraccamenti e magazzini al bivio a d. per la Missione Cattolica e il Campo-Alloggio Operai. Valicata una piccola sella, si scende a traversare, km. 698, il Torr. Borchennà e sì entra in città. Km. 700 Dessiè m. 2470, pag. 395.