Pagina:Cagna - Alpinisti ciabattoni.djvu/34

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— Oh — rispose il giovane abbujando i suoi occhietti — io non sono qui per il fresco!...

E tacque; guardò fisso per un momento sulla tovaglia, poi con un gesto scomposto e strano mormorò:

— Basta... è meglio non pensarci su. Sarà quel che sarà!

Gaudenzio intuì qualche cosa di serio e stette in un prudente silenzio.

Il giovinotto si fece più truce, tracannò due bicchierate di vino con febbrile celerità e vedendo la bottiglia vuota, urlò:

— Cameriere... una bottiglia barolo; tre bicchieri! — e volgendosi ai Gibella con gli occhietti già lustri, disse:

— Se questi signori permettono, offro un bicchierino.

Si alzò, fece servire la bottiglia sul tavolo dei suoi vicini, e senza complimenti andò a sedere con loro.

— Scusino — disse — sono forestiere anch’io, e due chiacchiere fanno del bene.

Martina ebbe in un lampo il pensiero che colui fosse uno di quei tiraborse che fanno le spese nelle cronache dei giornali.