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dei marchesi Ardoino e Guido, padre e figlio; il non trovarsi allora marchesi di discendenza Aleramica di tal nome da potersi con questi confondere; ci fanno credere esatto il nostro asserto nel ritrovar qui la discendenza della famiglia Arduinica. Essa però anche in questo ramo si estinse a quest’epoca e parte della Marca caduta in potere della Camera Imperiale, venne concessa ad Enrico ed Ugolino, nipoti del marchese Teotone del Vasto, per diploma di Federico del 11671. Ne pervenne un’altra parte ai nostri Conti di Ventimiglia, poichè in una carta delli 21 agosto 1279: Pacta tractata et confirmata, fra il nobile signore Pietro Balbo conte di Ventimiglia, ed il Comune di Cuneo, si legge l’articolo seguente: Quod fuit et sit fraternitas inter predictum dominum Petrum Balbum per se et per homines comitatus Vintimilii qui per se distinguantur, videlicet per homines Tendae, Brigae, Saurgii, Brelii, Pignae, Rochettae, Castellarii, Busanae, Limonis, Alvernanti, ecc.2. Esaminato così la dipendenza di una parte dei dominii dei Conti di Tenda dai Marchesi di Susa sal sorgere del secolo xi, passiamo ora a svolgerne la genealogia colla scorta dei documenti che qui abbiamo radunati.

Abbiamo supposto che questi due fratelli Corrado II ed Ottone II fossero figli di Corrado I, perchè nel diploma del 954 il C.te Guido qualifica il primogenito dei suoi figli di C.te di Ventimiglia; ma se ne ha una seconda prova dall’atto posteriore dell’Archivio di Genova3 dell’anno 1035 III kal. feb. Desso è una conferma4 fatta dal C.te Corrado figlio di altro C.te Corrado al Vescovo di Genova dei diritti

  1. Moriondo, Monum. Aqu.
  2. Rolfi, M. S.
  3. Liber iur. Reip. Jan.
  4. Doc. 3.