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funesta di lui morte, annoverato tra le file dei ricasoliani e quindi dei peruzziani.

Non ostante approvare quanto nei giudizi politici e amministrativi possa variare l’opinione degli uomini i più unissoni in tutt’altra cosa o concetto, ci basterå notare che mentre nella recente votazione del progetto di legge tendente all’abolizione dell’estrema condanna, il Briganti-Bellini Bellino abbia dato il proprio voto contro il paragrafo primo dell’articolo se condo della legge citata, mentre il Briganti-Bellini Giuseppe, si è accostato a quelli, i quali hanno dato al mondo civile un esempio chiarissimo dell’alto grado di mitezza e di umanità a cui sia salita di questi giorni l’Italia, col mettere in pratica il gran principio sviluppato dal Beccaria, il quale rimproverava agli uomini di commettere un assassinio legale ogni qual volta decretavano contro uno dei loro simili, la pena dell’estremo supplizio.


deputato.


Gaspare Marsico è nato in Attilia nella Calabria Citra, il giorno 22 aprile 1813. Suo padre Michele Marsico barone di Campitelli fu sempre segno delle persecuzioni borboniche, per le sue opinioni liberali, e per la parte attiva presa negli avvenimenti del 1799 e 1820.

Liberale ed onesto uomo per eccellenza, non ebbe altra cura di istillare i suoi principî nell’animo dell’unico suo figlio Gaspare, che fece con tutta diligenza educare ed istruire ai buoni studi.

Gaspare corrispose pienamente alle speranze paterne. Sin del 1831 fu in mezzo a tutti i concerti che i patriotti Calabresi prendevano per distruggere il dispotismo, e proclamare la libertà della patria; e quando Ferdinando Borbone levatosi totalmente la maschera distruggeva il 15 maggio 1848 quello statuto che gli si era strappato, Marsico fu tra i pochi