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Pagina:Calani - Il Parlamento del Regno d'Italia, vol 3.pdf/55

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disperata, tale almeno da non dovere o potere cosi presto rilevarsi.

Allora giudicò opportuno di non sprecare le proprie forze in inutili conati, e tenendosi lontano da una corte, in cui era il suo posto, visse la vita del gentiluomo di campagna, adoperandosi con molto buon esito, ad introdurre nei vasti suoi possedimenti molte migliorie, le quali incoraggiarono altri proprietari limitrofi a seguitare il suo esempio, e così giovarono non poco, a cambiare favorevolmente la situazione agricola della provincia abbruzzese.

Ma intanto, il conte di Castellana, non rimaneva inoperoso per ciò che riguardava i futuri destini della patria. Egli non mancava mai di tenersi a giorno di tutte le fasi politiche che attraversava l’Europa, e maturamente considerando le influenze che esse potevano per avventura esercitare sull’avvenire d’Italia cominciava a credere prossimo il momento in cui i rapporti esistenti tra i sovrani ed i popoli dovendo cangiar di natura, ne verrebbe la conseguenza inevitabile che certi sovrani i quali, o non sapessero o non volessero piegare il capo alle ineluttabili prescrizioni della civiltà mondiale, avessero nella lotta che da lungo tempo contro ii popoli stessi sostenevano, da venire alfine alla volta, vinti e sottomessi.

L’avvenimento dell’impero in Francia, fu per esso uno di quei lampi di luce, i quali valgono a rischiarare le tenebre nelle quali, per la gente ordinaria si ravvolge il futuro. Evidentemente, se la dinastia napoleonica, dopo essere sparita dal novero dei sovrani europei dietro la grande coalizione del 1815 che costituiva l’ultimo sforzo della reazione e dell’oscurantismo nel vecchio mondo, tornava più splendida e vigorosa che mai, a brillare tra le antiche schiatte dei re per la grazia di Dio, questo solo fatto in sè stesso indicava che i principi presi a far trionfare dalla santa alleanza, versavano di nuovo in grave pericolo. Abbenchè il novello imperatore pronunciasse a Bordeaux, il famoso motto l’empire c’est la paix, ognun comprendeva di leggieri, come questa pace, dovesse forse un giorno venire ma soltanto dopo che la lotta già