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nel 1837, il costrinse a rientrare nella città nativa, ove ben presto le cure di famiglia e le municipali non tardarono ad assorbirlo. Il di lui carattere schietto e leale, la sua operosità, la di lui istruzione e sopratutto i sentimenti di patriotismo ond’era animato fecero che i suoi concittadini lo eleggessero nel 1848 a loro rappresentante in seno al Parlamento napoletano.

Tornato di nuovo in patria dopo che Ferdinando II ebbe ritirato lo Statuto, il Jadopi fu più che mai considerato in quella come capo del partito liberale e italiano. Intorno a lui per conseguenza si riunivano tutti coloro che sospiravano la redenzione della gran madre l’Italia e lui avversavano come capitale nemico gli ossequiosi servitori e ardenti fautori della tirannica dominazione borbonica.

Ciò che havvi di più increscioso a notare su tale rapporto si è che uno dei capi di quest’ultimo partito era lo stesso suocero Gennaro de Lellis.





Nato in Genova nel 1811 dal marchese Girolamo e da Fiammetta D’Egli, fece con molto amore e profitto coscenziosi studî in famiglia, educando l’animo a quei nobili e patriotici sentimenti che si possono dire ereditarî nella di lui famiglia. Difatto nel 1848 gli elettori del collegio di San Quirico gettarono gli occhi sopra di lui e lo elessero a proprio rappresentante nella Camera dei deputati.

Da quel momento il Serra non ha mai cessato di far parte del Parlamento in seno al quale si è sempre distinto per la sua assennatezza e per lo zelo col quale ha adempiuto, sì negli uffici che nelle pubbliche sedute gl’importanti suoi doveri.

Nel 1860 il marchese Orso Serra fu inviato governatore a Chambéry. Incarico questo assai rilevante nelle circostanze in cui trovavasi allora la Savoja, che stava per esser ceduta alla Francia. Compiuta l’an-