Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
186 | Donne illustri. |
cuni scritti intorno alle scienze naturali. Egli combattè le teorie di Newton sulla luce. Voltaire scrisse un articolo sopra un suo libro. Venuta la rivoluzione, si avventò con furore a propagarla e a farla trionfare. Subito dopo la riunione dei tre ordini in Assemblea Nazionale, prese a pubblicare un giornale che durò fino al 14 luglio 1793, e si chiamò prima Il Pubblicista Parigino, poi L’Amico del Popolo, e finalmente Giornale della Repubblica e Il Pubblicista della Repubblica francese. Eccitava all’anarchia e a dar nel sangue. Il popolo ne folleggiò. Egli s’intromise nel Comitato di Salute pubblica sebbene non vi avesse che fare, e fu precipuo autore delle stragi del 2 e 3 settembre 1792.
Era insaziabile di sangue. Chiedeva 270,000 teste. Egli spinse furiosamente alla condanna di Luigi XVI. Chiese che fosse giudicato per appello nominale, e che lo specchio dei votanti venisse affisso perchè il popolo conoscesse i traditori che erano nella Convenzione. Eletto alla Convenzione da un collegio degli elettori di Parigi, capitanò la Montagna o i terroristi più indiavolati. Fece egli creare il Tribunale rivoluzionario e il Comitato di Sicurezza generale, deputato specialmente ad arrestare i sospetti; assalì con estrema rabbia i girondini, e ne fece proscrivere ventidue il 2 giugno 1792. Il giorno innanzi avea provocato apertamente il popolo ad insorgere; onde la stessa Convenzione l’avea per ciò dato in mano al Tribunale rivoluzionario. Ma fu assoluto, e il popolaccio sollevato lo riportò in trionfo nell’aula dell’Assemblea.
Un mese dopo Carlotta Corday, sotto pretesto di avere a