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George Sand. | 253 |
Ella salì rapidamente in fama — Valentine e Lelia la scrissero al novero dei romanzieri di primo ordine. Venne allora in Italia — s’innamorò di Venezia, e non ritornò in Francia che nel 1834. Le fu compagno Alfredo di Musset, della cui amistà tempestosa e passaggiera rese conto nel romanzo Elle et lui — a cui rispose il fratello del morto poeta con l’altro: Lui et elle. Dall’amistà coi poeti e degli artisti, (visse ott’anni col gran pianista Chopin) passò la Sand a quella dei riformatori religiosi e sociali. Si amicò a Michel de Bourge, avvocato famoso, l’Evrard delle Lettres d’un Voyageur, e suo difensore nelle differenze col marito. — Ottenne in giudizio di separarsene legalmente, e i figli restarono a lei. Il Dudevant s’appellò, ma sfolgorato dalla eloquenza di Michel de Bourges, avvalorata da plausibili ragioni, desistè dall’appello. Ella si associò poi con Lamennais e con Pierre Leroux, e riverbò le loro idee ne’ suoi scritti, del primo nelle Lettres à Marie, e dell’altro nei romanzi Spiridion e Les sept chordes de la lyre. Onde una maligna signora variò a suo conto il detto di Buffon: — Le style c’est l’homme, nell’altro Son style c’est l’homme. Nel 1848 s’intese con Ledru-Rolin, dettò la prefazione ai Bulletins de la République, fondò un giornale settimanale col titolo: La cause du peuple, e nel 1853 tradusse e caldeggiò il libro di Mazzini: Repubblica e monarchia in Italia. Non lasciò mai di produrre nuovi e mirabili romanzi. Si volse anche al teatro, ove da principio non riuscì troppo: ma poi trionfò al solito, massime col Marquis de Villemer (1864).
George Sand oltre la scienza del cuore, ha conoscenze svariate, specialmente in botanica.