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22 | Donne illustri. |
Si leggano i primissimi saggi della Bandettini, impressi nel 1799, e si vedrà quanto vivace fosse la sua fantasia e spontaneo il verso. La Caduta dei giganti, in ottave, è bella: ma sopratutto ci piace quel Lamento di Clizia (del girasole), che comincia così:
A te intorno ognor m’aggiro,
O diletto ingrato amante,
E se celi il tuo sembiante
Scolorita io ne sospiro,
Croceo il crine e croceo il volto
E son fatta un molle fiore!
Serbo ancor l’antico ardore,
Nè il vital tutto m’è tolto,
Croceo il crine e croceo il volto.
Se pian pian mormora l’onda,
Rivolgendo argenteo il passo,
E sospira ad ogni sasso,
Più il mio crine allor s’imbionda,
Chi direbbe che d’amore
Si pascessero le piante,
E che un tronco fosse amante,
E che amante fosse un fiore?
Chi ’l diria, se non Amore?
La Bandettini, scorsa l’età del furore poetico, si diede a