Pagina:Campana - Il più lungo giorno, manoscritto, 1913.djvu/102

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Avanti a lei incerte
Si snodano le valli
Verso le solitudini
Alte degli orizzonti.
E la gentile canuta
Il cuculo sente a cantare.
E il semplice cuore provato negli anni
A le melodie della terra
Ascolta quieto: le note
Giungon, continue ambigue come in un velo di seta.
Da selve oscure il torrente
Sorte ed in torpidi gorghi la chiostra di rocce
Lambe ed involge aereo cilestrino.
E il cuculo cola più lento due note velate
Nel silenzio azzurrino