Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/325

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lettere 319

Copernico: e pur questa cautela non li bastò. Ma io le metto al teatro del mondo per ben di tutti. E solo contradico ex animo, dove si tratta de fide catholica supernaturali . In vero, s’io fossi qual sono a Vostra Signoria descritto, non ci sarebbe persona che mi fiutasse; e con tutto ciò non ho tempo di mangiare, tanto è il concorso, salvo di quelli che vi dicono ch’io sia senza rispetto, e senza ragioni m’antepongo a tutti, e dico mal di tutti quanti mi parlano e scriveno. Certo se fosse cosi, non tornarebbono né mi ascoltarebbono né cercarebbeno i scritti e le stampe e l’intender da me. Io chiamo tutti alla scola di Dio, nel libro dell’universo, dove Dio vivamente scrisse i suoi concetti e dogmi; e li revoco dalle scole umane e dalla mia; e li scongiuro che non mi tengan per mastro — «unus magister vester qui in coelis est», — ma per condiscepol loro nella scola di Dio: ed a tutti protesto questo. E Vostra Signoria intende ch’io, come fan li pedanti arrabbiati dell’amor di lor bagatelle, dico: «Credete a me solo».

Addiscentur opere (?) credere. Vostra Signoria mandi la copia di questa lettera a questi giudici e testimoni falsi, ché ben vedrá quando restan convinti e confusi del contrario: e tutti sanno che questo è il principio de’ miei ragionamenti ed officii a che mi trovo nato: di rivocar gli uomini dalle scole umane alla divina, e dai libri degli uomini a quel di Dio. E di ciò parlai al signor Cassendo, e gustai molto del suo studio sul libro di Dio con li strumenti atti. E parlai degli atomi, dicendo che non mi parean bastanti sí non alla materia dell’universo, ma non all’arte mirabile e cause altre d’ogni sorte. E lui mi disse che era del medesimo pensiero; e che conosceva il senso delle cose, e praecipue delle comete, e l’artefice e tutte cause. Io mi spanto dunque donde a Vostra Signoria vengono questi avvisi tanto continui; e di piú aggiunge che non perdono pur al signor Naudeo. Invero m’atterrisco di tante calunnie. Dice Salomone: «Calumnia conturbat sapientem et perdet robur cordis illius»; or quanto piú di me, che mi conosco per omo che desidera sapere ma non sa. Vostra Signoria vedrá nel primo libro della Metafisica dove dimostro