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lettere 335

possa che faccia questo giontamente col conte di Castelvillano, perché non abbia piú scusa.

Resto al suo comando e li prego da Dio ogni contento.

 Parigi, 9 ottobre 1635.

Di V. S. illustrissima
servitore affezionatissimo
Fra Tomaso Campanella.


All’illustrissimo signor Cassiano del Pozzo,
     cavalier e filosofo, padrone osservandissimo,
          Roma, appresso l’eminentissimo Barberino.

XCVII

A monsignor Francesco Ingoia

Delle conversioni che ha operate e spera di operare,
e del frutto de’ suoi libri.

          Illustrissimo e reverendissimo
               signore padrone osservandissimo,

Per l’altra posta monsignor nunzio Bolognetti mi mandò a veder col suo secretarlo una lettera della santa congregazione, dove significava la ricevuta di quelli duoi ministri conversione e petizione. Adesso io mando la conversione e l’abiurazione del marchese d’Asserach, giovane di spirito grande e di nobiltá primaria, perché i suoi pendeno dal fratel di Massimo imperatore, chi scacciati gli armorici collocò i britanni nell’estremo di Francia, dove esso ha un marchesato ricco ed una isola bella — dove forse andarò a spasso per accomodarli il suo museo e galleria; — è stretto parente al duca di Roano.