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406 t. campanella

come decimo commandamento ma non la loro. E pur il generale ed il padre Mostro e regenti spagnioli m’hanno suscitato guerra in Roma contro conscienza; e generâro tepidezza nei convertendi, e credenza nei ministri e principi che la fede papista e calvinistica sia l’istessa. Ergo, che l’autoritá del papa sia quanto dice Lutero, e le ricchezze sue per fraudem usurpate: e che però proibisce che si predichi e disputi de praedestinatione per coprire etc. Ed ogni giorno escono novi libri per fare scisme; ed io mandai a Vostra Eminenza i compendii della concordia perniciosa nei libri de La Mil[le]tièr[e]; e per questo stampai un libretto De regno Dei.

Non si maravigli il padre Mostro se qua si rivedeno le cose sue burlesche in sacro. Il resto scrissi all’eminentissimo signor cardinale Antonio. Aspetto il breve del Bellis ed i comandamenti di Vostra Eminenza e le censure fatte contra i libri miei; e s’io non risponderò con san Tomaso e padri usque ad satisfactionem animi di tutte scole, condanno i miei libri al foco. Il Mostro travaglia i librari e me com’eretico; e pur la chiesa non ha maggior difensor di me. E 'l re mio e tutta Francia lo confessa; però presto manderò a Vostra Eminenza l’esamina di lor opinione.

Prego Dio per la vita di Nostro Signore e di Vostra Eminenza... .

 Parigi, 4 marzo 1639.

Di V. E.
servo divotissimo
Fra Tomaso Campanella.