Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/47

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lettere 41

adventus eius? ex quo dormierunt patres, omnia perseverant ut ab initio creaturae'». E si dice per proverbio il «cito» dell’Apocalissi; e tutti credono ad Aristotele, ch’il mondo sia eterno; e cosí allevata la gioventú, né trovando lo Spirito santo in noi se non gelato, pensono che ’l Vangelio sia cosa d’astuto o di malinconico sciocco. Non volemo creder li segni che Dio mostra, perché ci abbia a cogliere come ladro di notte. «Turtur et hirundo custodierunt tempus adventus sui: populus autem meus non cognovit tempus visitationis suae. Vere mendacium operatus est stylus mendax scribarum»: dice Dio. Ci mandò san Gregorio e san Ambrosio a mostrar li segni, e poi le femine per confonderci, Brigida e Caterina, poi ci pose in burla de’ poeti Aretini, Franchi etc.: né si fe’ penitenza se non in apparenza; e mo’ ci mostra li segni in fatti non in parole, che Germania è il flagello delle creature fatto per purgar il tempio mostrato a santa Caterina, e Venezia lo fornisce.

Santissimo Padre, non tener fede nelli príncipi: «sunt baculi arundinei»; han per Vangelio il Macchiavello dato a loro per scandalo di rovinarli, come si vede in tutti suoi discepoli. E perché li sacerdoti pur viveno come quelli, seguendo la ragione di stato, vedrete che «sunt canes muti nescientes latrare». E Dio per li secolari e clerici dice: «apprehendam sapientes in astutia eorum»; e «qui adducit sacerdotes inglorios et optimates supplantat et consiliarios in stultum finem». Per guadagnar l’entrate delle chiese, tutti s’accordaranno. Spagna repugnerá, per non perder l’altro emisfero che sta unito con questo per lo vincolo della religione; e rotto questo, certo si perderia. Abram per timore dirá che la moglie gli è sorella, e Faraone la piglierá per sé, ed al fine per flagello di Dio la renderá con refuso.

Vero rimedio secondo Dio è: che tutto il clero, rosso o bianco, o verde o negro, vadano alle chiese scalzi e digiunino e bevan vino romanesco e pane plebeo mangino. «Expergiscimini qui bíbitis vinum in dulcedine, quia periit ab ore vestro». Ma se noi ci privaremo da per noi, non ci privará la Creatura per flagello di Dio: «si nosmetipsos iudicaremus,