Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1915 – BEIC 1777758.djvu/192

Da Wikisource.
186 scelta di poesie filosofiche


15. Come è piú capace, sendo montuosa ed avvallata che piana o tonda.

16. Mira che i diversi climi per diverso calore variati, e gli diversi siti producono la diversitá degli enti, onde noi conoschiamo la divina arte, di virtú multiplicissima.

17. Nota come del fummo si fa l'acque nelle caverne de’ monti; e piú dell’acqua del mare lambicata come per spoglia o per feltro.

18. Come Dio dispose che non in ogni paese ogni cosa necessaria nasca, perché andassimo cercando, e cosí conoscessimo Dio in tante opere sue, e con le altre genti facessimo commerzio.

19. Dell’uso mirabile del flusso e reflusso del mare e dell’aria, secondo la nostra filosofia, non inteso dagli antichi come si faccia né per che fine.

20. L’uso de’ venti.

21. Il vento, portando gli odori e ’l freddo e ’l caldo, tira gli animali a’ diversi paesi, e di piú le navigazioni, ed invita a consulta il vento freddo e forte, che unisce i spiriti dentro. Ma il grosso australe fa dormire, ed in Libia atterra nel sabbione i passaggieri.

22. Uso dell’aura.

23. Come il sole fa l’iride, segno di pace.

24. De’ grandini e loro differenza dalle nevi.

25. Della rugiada e brina.

26. Providenza divina che nell’Egitto, mancando vapor atto a farsi pioggia, ci sia l’inondazione del Nilo, e cosí nell’Indie del Pegú e Menan, e ’l Tigri in Assiria.

27. Come l’Arabia solo ha la rugiada, e però fa incenso, manna, ecc.; e che la Calabria ha la stessa grazia della manna e zuccaro ecc.

28. Donde si nutrisce il ferro e li metalli.

29. E donde l’erbe, le quali sono fatte per gli animali, e questi per gli uomini, e l’uomo per gli angeli, e questi per Dio. E nota come le piante altre son domestiche, altre silvestri, altre armate di spine, altre disarmate, ecc.

30. Come non giova la difesa se non quanto Dio ha destinato così agli animali com’agli arbori.

31. E come l’uno è sepolcro dell’altro, che si mangia.

32. E che la resistenza degli enti al morire sia argomento che ogni vita sia buona; e come finalmente pure si muta in altra vita, perché in tutto riluce l’Idea divina.