Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1915 – BEIC 1777758.djvu/197

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scelta di poesie filosofiche 191


L’olive secche han da te pur tanto favore:
rampolli verdi mandano spesso sopra.
Vivo io, non morto, verde e non secco mi trovo,
30benché cadavero per te seppelito sia.
Scrissero le genti, a te senso e vita negando,
e delle mosche fecerti degno meno2.
Scriss’io ch’egli erano eretici, a te ingrati e ribelli;
m’han sotterrato, vindice fatto tuo.
35Da te le mosche e gl’inimici prendono gioia;
esserti, se séguiti, mosca o nemico meglio è.
Nullo di te conto si fará, se io spento rimango:
quel tuo gran titolo meco sepolto fia.
Tempio vivo sei, statua e venerabile volto,
40del verace Dio pompa e suprema face.
Padre di natura e degli astri rege beato,
vita, anima e senso d’ogni seconda cosa 3;
sotto gli auspici di cui, ammirabile scola
al Primo Senno filosofando fei.
45Gli angelici spirti in te fan lietissima vita 1
a sì gran vite viva si deve casa.
Cerco io per tanti meriti quel candido lume,
ch’a nullo mostro non si ritenne mai.
Se ’l fato è contra, tu appella al Principe Senno,
50ch’al simolacro suo grazia nulla nega.
Angelici spirti, invocate il principe Cristo,
del mondo erede, a darmi la luce sua.
Omnipotente Dio, gli empi accuso ministri,
ch’a me contendon quel che benigno dai.
55Tu miserere, Dio, tu che sei larghissimo fonte
di tutte luci: venga la Luce Tua 4.

1. Il sole è insegna della semblea d’esso autore. Tutti gli effetti che fa il sole la primavera.

2. Dicono molti che la mosca è piú nobile del sole perché ha anima. E l’autore dice che il sole è tutto senso e vita, e la dá agli enti bassi.