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110 scelta di poesie filosofiche

— Allevia, abbrevia, Dio, tanti travagli;
che tu pur non farai consiglio nuovo,
se a libertá antevista quinci saglio. —

1. E’ si è provato in sua Metafisica che tutti gli enti dal dolore e dalla voluttá sono spinti ad operare, e che tutti da un senno ad un fine da lui inteso sono indirizzati.

2. E’ pare che Dio ammenda le preghiere contrarie al fato della sua volontá, perché non fa cosa ab aeterno non voluta e prevista.

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A Dio

Come vuoi ch’a buon porto io mi conduca,
se de’ compagni dati io veggio a prova
altri infedeli, e chi fede ha, si trova
che senno in lui pochissimo riluca? 1.
E ’l fido e saggio, come lepre in buca,
timor nasconde, o fugge, e non mi giova;
e, se l’audacia in tal virtú si cova,
cattivitá ed inopia le manuca.
L’onor tuo, l’util mio, la ragion sprezza
vaneggi ante l’aiuto 2, che m’invii,
per cui m’annunzi libertá e grandezza.
Credo e farò, se gli empi vòi far pii:
ma vorrei, per alzarmi a tanta altezza,
ch’io m’intuassi, come tu t’immii 3.

1. Gli amici o sono infedeli o di poco senno; e se hanno l’uno e l’altro, sono timidi; e se sono fedeli, savi e coraggiosi, sono incarcerati e poveri. Così furono tutti gli amici dell’autore, che guastarono ogni suo pensier grande.

2. Questo aiuto è uno, che predisse a lui le cose come messo da Dio, se bene ingannato dal demonio.

3. Questo verso è dantesco, e molto a proposito per la scambievole penetrazione di Dio con esso noi.