Pagina:Campanella, Tommaso – Lettere, 1927 – BEIC 1776819.djvu/17

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lettere 11

signore Cristo, anzi li filosofi buoni e savii di tutte nazioni — come nota Platone, ed io ne fei un trattato, — morirò nelli magni articoli del secolo sotto questo titolo d’eretici e ribelli, per zelo di stato di principi e sacerdoti «qui terrena sapiunt: morte moriatur Ieremias: quare prophetavit contra domum hanc etc.», «et fugit ad chaldaeos» (nunc ad turcas), «et rebellat contro te Amos, o rex Ieroboam»; e di Michea: «odi eum quia non prophetat mihi bona»; e di tanti altri: «benedixit Deo et regi», e «contradicit Caesori» e «blasphemat etc.», «et daemonium habet etc.». Talché può aver l’occhio ch’io non sia come un di questi, almen come Socrate, Anassagora, Pitagora, Seneca o Lucano, morti con tali titoli; poiché ho esaminato il Vangelio con le leggi di tutte genti con filosofica curiositá, per assicurarmi in questo tempo turbulento, dove «omnes profitentur verbis se nosse Deum, factis autem negant». Però non s’ammiri Vostra Beatitudine che li signori giudici non pónno qui veder il vero: dove «me offerunt cruciatum et clamoribus praedamnatum», come dice san Leone, «ut non auderet Pilatus inter tot praciudicia illum absolvere».

Ho una gran costellazion di piú contro; e dove regna il senso e non la ragione, senza dubbio le stelle vincono, ex divo Thoma, 3, Contra gentiles. Però solo Vostra Beatitudine, ch’è vicario della prima Ragione, può giudicarmi. La gelosia di stato è piú ansiosa e scrupulosa che la donnesca, ch’ogni mosca fa parer cavallo, e come dice san Crisostomo: «illa regum ira sola inextinguibilis est quam regni zelus accendit»: e poi: «zelus sapere nescit, et ira non habet consilium». E questo zelo ed ira sogliono nelli regi eccitar quelli che cercano aggrandirsi, mostrando esser zelanti guardiani dell’innamorata del regno del lor signore; e son creduti subbito da gelosi ch’almen per levarsi quel germe di gelosia, benché falsa, opprimono chiunque è nominato. Questo zelo spinse Erode e li regi ebrei e gentili ad uccidere li profeti ed apostoli ed innocenti, e persequir Cristo e li filosofi chi parlan solo di mutanza di stato o di republica, o di scienza migliore che l’ordinaria onde vivono li profeti e letterati venduti. E nelli regni cristiani furo occisi