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Pagina:Canestrini - Antropologia.djvu/143

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radice depresso, in basso largo, aquilino. Zigomi larghi, mandibola robusta, mento rientrante. Bocca grande con labbra tumide. Capelli lunghi, lisci, ondulati o ricciuti, ma non lanosi, neri o bruni oscuri. Corpo riccamente peloso, barba bene sviluppata. Pelle nera o bruna oscura che tramanda un odoro ingrato. Indice cefalico in media di 71,49; indice dell’altezza, 73. Capacità craniana poco superiore ai 1200 c. c. Angolo facciale inferiore a 70 gradi. Abita l’Australia.

Facoltà intellettuali, bassissime. Di pudore nessuna traccia tanto è vero che i missionari, come sopra è stato detto, non hanno mai potuto abituarli a portare vestiti. Praticano la pittura del corpo ed il tatuaggio, e dedicano molte cure alla capigliatura ed alla barba. Conducono vita nomade ed hanno capanne assai imperfette. Sono onnivori e alcune tribù dedite all’antropofagia.



Negriti hanno statura bassa che in media non tocca i m. 1,47; capelli neri, lanosi, disposti a ciuffi; pelle nera o lucente; barba scarsissima. Sono subbrachicefali, poichè l’indice cefalico non supera il valore di 83. Abitano le isole Andamane, l’interno della penisola di Malacca e le isole Filippine, e si suppone che nei tempi passati avessero una distribuzione geografica assai più estesa della presente. A seconda della località da essi abitata ebbero nomi diversi; cioè si distinguono i Mincopai delle isole Andamane, i Semangi dell’interno di Malacca, gli Aeti delle isole Filippine, e i Chalangi di Giava.