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Pagina:Canestrini - Antropologia.djvu/180

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ma non tutti sono robusti. Nel Brasile, ad esempio, i mulatti sono forti e sani, non così nell’Africa, dove si ha il proverbio: «Un dio creò i Bianchi; non so chi creò i Negri; certo un diavolo creò i meticci.»

Ora vogliamo vedere se l’incrocio possa avere contribuito all’aumento delle razze umane. L’incrocio agisce di certo con molta efficacia. Al Capo di Buona Speranza, per esempio, l’incrocio degli Olandesi cogli Ottentoti diede origine a dei meticci, i quali si riprodussero rapidamente fra di loro, così che in breve sorse una colonia numerosa che formò dei villaggi, tra cui quello di Nuovo-Platberg. I Cafri Zoolas dell’Africa meridionale sono del pari una sottorazza meticcia di recente formazione, la quale sorse dall’incrocio dei Negri e degli Arabi, e tradisce la sua origine anche nel proprio linguaggio. Potrebbe citarsi qualche altro esempio di tale natura. Per cui è assai probabile che ne’ tempi antichi esistesse un numero molto ristretto di razze umane, e che in seguito al loro incrocio ne sorgessero delle altre. Alla medesima conclusione conduce lo studio delle razze ora esistenti, giacchè è evidente che taluna di esse trasse origine dalle altre nel modo suindicato. Così la razza artica s’accosta per alcuni caratteri alla mongolica e per altri all’americana, e tutte e tre sono talmente fra di loro affini che alcuni antropologi non le tengono punto separate.

Origine delle razze. — Ma l’incrocio non può avvenire se non preesistono due o più razze, e quindi si può fare la domanda, se queste razze possano derivarsi da una sola, o se parecchie sieno esistite fino dal primo apparire dell’uomo.