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Pagina:Canestrini - Antropologia.djvu/185

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Sonda, e che ora è scomparso sotto il livello dell’Oceano Indiano; ma quest’opinione, al pari delle altre sullo stesso argomento, non può essere sostenuta con un sufficente numero di prove.

Estinzione di razze umane. — La estinzione parziale o totale di molte razze e sottorazze umane sono avvenimenti storicamente conosciuti. Humboldt vide nell’America meridionale un pappagallo che era l’unico superstite che parlasse ancora la lingua di una tribù estinta. Monumenti antichi ed utensili di pietra, trovati in tutte le parti del mondo, intorno ai quali non si è conservata alcuna tradizione dagli abitanti attuali, indicano molte estinzioni. Alcune piccole e spezzate tribù, avanzi di razze primiere, sopravvivono ancora in regioni isolate e per lo più montuose. In Europa, al dire di competenti autori, le antichissime razze erano tutte più basse nella scala gerarchica che non i più rozzi selvaggi dei nostri giorni; quindi debbono aver differito, fino ad un certo punto, da ogni razza esistente. I Tasmaniani o indigeni di Van Diemen si estinsero in questi ultimi decenni.

Lo estinguersi di una razza viene principalmente dalla lotta di una tribù coll’altra e di una razza con un’altra. Molte cause tengono limitato il numero di ogni tribù selvaggia, come le carestie periodiche, il girovagare dei genitori e quindi la mortalità dei bambini, il rapimento delle donne, le guerre, gli accidenti, le malattie, il libertinaggio, l’infanticidio, le soverchie fatiche, ecc. Se per una ragione qualunque uno di questi ostacoli viene diminuito, anche lievemente, la tribù in tale modo favorita tenderà a crescere; e quando